Come scegliere una protezione solare amica dell'ambiente?

Come scegliere una protezione solare amica dell'ambiente?

In quanto esseri terrestri non possiamo prescindere dall'avere un impatto sull'ambiente che ci circonda. O meglio, potremmo, ma con azioni molto drastiche e che non ci sentiamo di condividere in quanto in primis, non le applichiamo. 

Ogni azione che compiamo, compreso l'utilizzo delle creme solari, ha un effetto sull'ecosistema globale. Tuttavia, ciò che possiamo fare è essere consapevoli delle nostre scelte e adottare un approccio responsabile per ridurre al minimo l'impatto negativo che possiamo causare.

 

L'INCI delle protezioni solari

La prima cosa che possiamo fare è capire che le nostre scelte hanno un potere, educarci sulle conseguenze delle nostre azioni. Informarsi sugli ingredienti presenti nelle creme solari e sulle loro implicazioni ambientali ci aiuta a prendere decisioni più consapevoli. Leggere le etichette, cercare prodotti biodegradabili, riciclabili e a basso impatto ambientale può fare la differenza.

L'INCI è sempre inserito per legge nelle etichette di ogni prodotto e indica gli ingredienti in ordine decrescente rispetto al quantitativo presente. 

Qui ti lascio un elenco di ingredienti che sono considerati dannosi soprattutto per l'ambiente ma anche per il tuo corpo:

  1. Ossibenzona (Benzophenone-3) e avobenzona: l'ossibenzona e l'avobenzona sono due filtri solari chimici che assorbono i raggi UV. Sembrerebbe tutto bene, se non fosse che in studi più approfonditi è risultato che sono anche causa di irritazioni cutanee e allergie in umani. Ma ancor più grave, sono ad oggi associati come una delle principali cause del danneggiamento dei coralli, del loro sbiancamento, oltre che di alterazioni degli organi interni degli organismi marini.

  2. Ossocinnammato (Octinoxate): lo troverete spesso nelle protezioni solari ed è un altro filtro solare chimico. Anche lui è stato associato al danneggiamento dei coralli, alla deformazione dei pesci e all'alterazione ormonale negli organismi marini. 

  3. Butilparaben, etilparaben, metilparaben, propilparaben: in generale tutto ciò che è parabene, sono conservanti comunemente utilizzati nelle protezioni solari e in molti altri prodotti cosmetici. I parabeni sono stati associati a problemi di salute, come disturbi endocrini e allergie cutanee. Inoltre, sono state ritrovate tracce di questi ingredienti all'interno di animali marini risultando dannosi anche per loro.

  4. Dietilammino idrossibenzoil esil benzoato (DHHB): Questo filtro solare chimico è stato incluso in alcune protezioni solari per sostituire l'ossibenzona. Tuttavia, studi preliminari suggeriscono che il DHHB potrebbe avere effetti tossici sull'ambiente marino.

 

Attenzione al filtro solare!

Ho scritto più volte la parola filtro solare. Ma cosa è il filtro solare?

Un filtro solare è una sostanza o un dispositivo che viene inserito all'interno dei prodotti cosmetici per proteggere la pelle dagli effetti dannosi dei raggi solari, in particolare dalle radiazioni ultraviolette (UV). Servono in sostanze per permetterci di stare al sole e prevenire scottature, danni cutanei, invecchiamento precoce della pelle e ridurre il rischio di cancro alla pelle.

Informarci ci rende consapevoli dell'esistenza di due tipologie di filtri solari:

1. Filtri solari chimici 

Contengono sostanze chimiche attive che hanno al funzione di assorbire i raggi UVA e UVB prima che questi arrivino a penetrare nella nostra pelle e danneggiarla. Alcuni comuni ingredienti presenti nei filtri solari chimici includono, come indicato sopra, oxybenzona e avobenzone, ma anche octinoxate, octisalate, octocrylene e molti altri. Quando si applica un filtro solare chimico sulla pelle, le sostanze chimiche vengono assorbite nello strato superiore dell'epidermide e lavorano per assorbire i raggi UV.

2. Filtri solari fisici

Sono noti anche come filtri minerali, e funzionano in modo diverso a quelli chimici. Infatti, non vengono assorbiti dalla pelle, ma funzionano come scudo protettore riflettendo e disperdendo i raggi solari evitando che questi entrino in contatto con il nostro corpo. I due ingredienti presenti nei filtri solari fisici sono l'ossido di zinco e il biossido di titanio. Queste particelle minerali si depositano sulla pelle e creano una barriera fisica che respinge i raggi solari. Quando la luce solare colpisce la pelle, i filtri solari fisici riflettono i raggi UV come uno specchio, impedendo loro di penetrare nella pelle. 

Entrambi i tipi di filtri solari, chimici e fisici, possono fornire una protezione efficace contro i raggi UV.

La diversità fra i due filtri sta nella loro modalità di azioni e nelle conseguenze che hanno riscontrato avere sulla nostra pelle e sull'ambiente.

I filtri solari chimici sono infatti stati (e lo sono anche ora) al centro di grandi studi per il loro impatto.

A. Impatto sugli organismi marini

Studi scientifici hanno dimostrato che l'ossibenzona, in particolare, può essere tossica per i coralli e altri organismi marini. L'ossibenzona può ridurre la loro fertilità e danneggiare il DNA dei pesci. L'accumulo di queste sostanze chimiche negli organismi marini può avere un impatto negativo sugli ecosistemi marini.

>> trovi maggiori studi qui 

B. Inquinamento delle acque

L'uso di filtri solari chimici può portare all'inquinamento delle acque marine. Quando decidiamo di spalmare una crema sul nostro corpo e poi immergerci in acqua, le sostanze chimiche contenute nei filtri solari possono disperdersi nell'ambiente acquatico. Questo può accadere in mare aperto, ma anche in laghi, fiumi e piscine. L'accumulo di queste sostanze chimiche può influenzare la qualità dell'acqua e avere un impatto negativo sugli organismi acquatici.

C. Sbiancamento e morte dei coralli

Lo sbiancamento dei coralli è un fenomeno in cui i coralli perdono la loro simbiosi con le alghe zooxantelle che vivono all'interno dei loro tessuti. Queste alghe forniscono nutrienti e colorazione ai coralli. L'esposizione all'ossibenzona e ad altri composti chimici presenti nei filtri solari può innescare lo sbiancamento dei coralli. L'ossibenzona interferisce con la capacità dei coralli di ospitare le alghe zooxantelle, portando alla loro espulsione o alla loro morte. Ciò causa una perdita di colorazione e rende i coralli vulnerabili alle malattie e al degrado.
>> trovi maggiori studi qui e se ne cerci altri, anche qui

D. Bioaccumulo

Alcune sostanze chimiche utilizzate nei filtri solari, come l'ossibenzona, possono accumularsi negli organismi viventi attraverso un processo chiamato bioaccumulo. Questo significa che gli organismi marini possono assorbire queste sostanze chimiche attraverso il loro ambiente e accumularle nei loro tessuti. A mano a mano che le sostanze chimiche si spostano lungo la catena alimentare, la loro concentrazione può aumentare, potenzialmente danneggiando organismi di alto livello come i predatori marini.

Prediligi un filtro solare fisico... NON NANO!

I filtri solari fisici sono principalmente due: l'ossido di zinco e il biossido di titanio e possono essere classificati in base alla dimensione delle particelle dei filtri fisici in nano e non nano. 

1. Filtri solari non nano:

I filtri solari non nano contengono particelle di dimensioni maggiori, generalmente superiori ai 100 nanometri (nm). Queste particelle sono abbastanza grandi da non penetrare facilmente nella pelle umana o nell'ambiente marino. I filtri solari non nano agiscono creando una barriera fisica sulla pelle che riflette o disperde i raggi solari.

2. Filtri solari nano:

I filtri solari nano contengono particelle di dimensioni inferiori a 100 nm. Queste particelle sono molto più piccole e possono penetrare più facilmente nella pelle umana e nell'ambiente marino.

 

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Sicuramente, come avrai capito da questo articolo, non esiste un prodotto che è definibile a zero impatto ambientale. Decidiamo quindi di proporre delle soluzioni amiche dell'ambiente, e di diffondere consapevolezza nelle persone circa l'importanza di proteggersi in modo responsabile. 

Usa poca crema, il necessario per proteggerti dai raggi UV, indossa sempre ulteriori protezioni come cappelli e occhiali da sole, scegli una protezione che sia rispettosa per il tuo corpo e per l'ambiente che ci circonda :) 

 

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