L'INCI delle protezioni solari
La prima cosa che possiamo fare è capire che le nostre scelte hanno un potere, educarci sulle conseguenze delle nostre azioni. Informarsi sugli ingredienti presenti nelle creme solari e sulle loro implicazioni ambientali ci aiuta a prendere decisioni più consapevoli. Leggere le etichette, cercare prodotti biodegradabili, riciclabili e a basso impatto ambientale può fare la differenza.
L'INCI è sempre inserito per legge nelle etichette di ogni prodotto e indica gli ingredienti in ordine decrescente rispetto al quantitativo presente.
Qui ti lascio un elenco di ingredienti che sono considerati dannosi soprattutto per l'ambiente ma anche per il tuo corpo:
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Ossibenzona (Benzophenone-3) e avobenzona: l'ossibenzona e l'avobenzona sono due filtri solari chimici che assorbono i raggi UV. Sembrerebbe tutto bene, se non fosse che in studi più approfonditi è risultato che sono anche causa di irritazioni cutanee e allergie in umani. Ma ancor più grave, sono ad oggi associati come una delle principali cause del danneggiamento dei coralli, del loro sbiancamento, oltre che di alterazioni degli organi interni degli organismi marini.
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Ossocinnammato (Octinoxate): lo troverete spesso nelle protezioni solari ed è un altro filtro solare chimico. Anche lui è stato associato al danneggiamento dei coralli, alla deformazione dei pesci e all'alterazione ormonale negli organismi marini.
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Butilparaben, etilparaben, metilparaben, propilparaben: in generale tutto ciò che è parabene, sono conservanti comunemente utilizzati nelle protezioni solari e in molti altri prodotti cosmetici. I parabeni sono stati associati a problemi di salute, come disturbi endocrini e allergie cutanee. Inoltre, sono state ritrovate tracce di questi ingredienti all'interno di animali marini risultando dannosi anche per loro.
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Dietilammino idrossibenzoil esil benzoato (DHHB): Questo filtro solare chimico è stato incluso in alcune protezioni solari per sostituire l'ossibenzona. Tuttavia, studi preliminari suggeriscono che il DHHB potrebbe avere effetti tossici sull'ambiente marino.
Attenzione al filtro solare!
Ho scritto più volte la parola filtro solare. Ma cosa è il filtro solare?
Un filtro solare è una sostanza o un dispositivo che viene inserito all'interno dei prodotti cosmetici per proteggere la pelle dagli effetti dannosi dei raggi solari, in particolare dalle radiazioni ultraviolette (UV). Servono in sostanze per permetterci di stare al sole e prevenire scottature, danni cutanei, invecchiamento precoce della pelle e ridurre il rischio di cancro alla pelle.
Informarci ci rende consapevoli dell'esistenza di due tipologie di filtri solari:
1. Filtri solari chimici
Contengono sostanze chimiche attive che hanno al funzione di assorbire i raggi UVA e UVB prima che questi arrivino a penetrare nella nostra pelle e danneggiarla. Alcuni comuni ingredienti presenti nei filtri solari chimici includono, come indicato sopra, oxybenzona e avobenzone, ma anche octinoxate, octisalate, octocrylene e molti altri. Quando si applica un filtro solare chimico sulla pelle, le sostanze chimiche vengono assorbite nello strato superiore dell'epidermide e lavorano per assorbire i raggi UV.
2. Filtri solari fisici
Sono noti anche come filtri minerali, e funzionano in modo diverso a quelli chimici. Infatti, non vengono assorbiti dalla pelle, ma funzionano come scudo protettore riflettendo e disperdendo i raggi solari evitando che questi entrino in contatto con il nostro corpo. I due ingredienti presenti nei filtri solari fisici sono l'ossido di zinco e il biossido di titanio. Queste particelle minerali si depositano sulla pelle e creano una barriera fisica che respinge i raggi solari. Quando la luce solare colpisce la pelle, i filtri solari fisici riflettono i raggi UV come uno specchio, impedendo loro di penetrare nella pelle.
Entrambi i tipi di filtri solari, chimici e fisici, possono fornire una protezione efficace contro i raggi UV.
La diversità fra i due filtri sta nella loro modalità di azioni e nelle conseguenze che hanno riscontrato avere sulla nostra pelle e sull'ambiente.
I filtri solari chimici sono infatti stati (e lo sono anche ora) al centro di grandi studi per il loro impatto.
A. Impatto sugli organismi marini
Studi scientifici hanno dimostrato che l'ossibenzona, in particolare, può essere tossica per i coralli e altri organismi marini. L'ossibenzona può ridurre la loro fertilità e danneggiare il DNA dei pesci. L'accumulo di queste sostanze chimiche negli organismi marini può avere un impatto negativo sugli ecosistemi marini.